sabato 22 giugno 2013


Review

Two More Canvases
Two More Canvases
2013
Autoprodotto


 

Yuri Salihi (voce, chitarra), Giulio Maria Di Salvo (voce, chitarra) Tommaso Carlà (basso), Tommaso Brandini (tastiere) e Alessio Bambi (batteria) sono i Two More Canvass. Band giovanissima (età media 18 anni) proveniente da Firenze e dintorni che in soli otto mesi di esistenza ha già inanellato una serie di primi  importanti risultati; su tutti la prestigiosa partecipazione al Rock Contest indetto da Controradio di Firenze (dopo aver superato una selezione tra otre seicento band) nonché prima scelta per aprire le date italiane del tour europeo degli spagnoli Cut Your Hair. Una precocità anagrafica praticamente impercettibile grazie oltretutto alla forte personalità  espressa nell’esecuzione dei cinque brani presenti nell’omonimo EP autoprodotto registrato negli studi El-Sop di Sesto Fiorentino, uscito a fine Marzo. Una notevole qualità tecnica che basa la sua forza sull'impatto armonico delle chitarre elettriche, una serrata base ritmica ed il particolare alternarsi delle due voci con melodie che a tratti riconducono alla mente il calore timbrico di Chris Martin e la particolare intensità di Luke Pritchard. Il suono di queste tracce è facilmente, forse anche eccessivamente, riconoscibile. I Two More Canvass attingono a piene mani dall’indie rock britannico ed oltre-oceanico dell’ultimo decennio  a cominciare dalla chiara somiglianza ai Libertines in “Unclean Babe”, a quei riff tirati stile Strokes in “All my doubts” o alle parti ritmiche e le melodie vocali fortemente riconducibili ai Kooks in “Inner”. Il discorso cambia con le due successive tracce, I’m not dead yet (singolo di lancio) e Desirèe, di superiore maturità compositiva in cui emerge sicuramente più originalità. Un esordio nel complesso molto interessante e, data la rigorosa scelta delle liriche esclusivamente in inglese, un progetto coraggioso ed ambizioso. The kids are alright, i presupposti ci sono tutti, una band sicuramente da tenere d’occhio .

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