sabato 22 giugno 2013


Review


The Love Dimension
Not Until All Beings Are One EP
2013
Smoky Carrot Records




E’ praticamente dal 2008 che i sei ragazzi di San Francisco, Jimmy L. Dias (chitarra e voce), Celeste Obomsawin (voce, percussioni, flauto, armonica e megafono), Devin Farney (tastiere), Sonny Pearce (batteria), Scott Hawkins (chitarra) e Tommy Anderson(basso), non smettono di offrirci del garage rock psichedelico di alta qualità. Il sound di questa band è un tuffo letterale nella San Francisco a cavallo tra gli anni 60 e 70, una città ancora sognatrice, all’apice di un fermento artistico e culturale che di lì a poco avrebbe contaminato l’intero mondo occidentale. Numerosi sono gli accostamenti ai grandi del passato che emergono fin dal loro primo ascolto. Dai primi Jefferson Airplane ai Grateful Dead, dal folk a tratti Dylaniano al surf pop versione Beach Boys. In realtà la band vive di uno stile proprio e non facilmente definibile, figlio di una moltitudine di generi ed influenze egregiamente mashati tra loro e riproposti sotto nuove chiavi d’ascolto. Le ritmiche ossessive di basso e batteria, le voci sature su chitarre acide e distorte, fanno di questo EP un mix perfetto di sonorità psichedeliche ricche di venature garage,surf, rock’n’roll, blues, country, punk e chi più ne ha più ne metta. Un vero e proprio trip sonoro che parte con le melodie folk beat di The Lighthouse Of Your Mind accompagnate da chitarre “jangly” dai forti richiami al sound madchester dei primi anni 80, per poi proseguire con le altre tre tracce più facilmente identificabili in un territorio principalmente garage con sfumature rockabilly in Down The 101 ed atmosfere più psichedeliche con Can You Feel Me.  Merita un discorso a parte la rivisitazione di Heart full of soul degli immensi Yardbirds. Il pezzo, molto più tirato e lisergico dell’originale, strizza l’occhio ad una delle band più influenti della scena R’n’B/garage britannica degli anni 60, rendendole pienamente omaggio con una versione nettamente più “californizzata”. Una piccola chicca che contribuisce non poco a far crescere l’acquolina in attesa della loro, ormai prossima, terza fatica discografica.  

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