Yast
Yast Ep
2013 Adrian Recordings/Double Sun
Dal profondo nord scandinavo, più precisamente da Sanviken, arrivano gli Yast, band fondata nel 2007 daCarl Kolbaek-Jensen, Tobias Widman e Marcus Norberg che successivamente si espanderà fino all’attuale assetto di cinque elementi grazie all’innesto del batterista Marcus Johansson e del bassistaNiklas Wennerstrand. Gli Yast esordiscono con un album omonimo orecchiabile e di immediato impatto sonoro caratterizzato da dodici tracce strutturalmente poco complesse e dal forte appeal melodico ed armonico. Basta inserire il cd nello stereo per ritrovarsi catapultati sulle calde rive di una delle più belle spiagge californiane magari a fare surf o a contemplare in totale relax il tramonto bevendo qualcosa assieme agli amici di sempre magari ridendo proprio in faccia a quei gelidi scenari scandinavi nei quali i cinque ragazzi saranno sicuramente cresciuti. Un dream-pop arioso dal quale è piacevole lasciarsi trascinare attraverso infinite lande dai panorami che spaziano dall’etereo shoegaze alle vibranti atmosfere alt-rock anni 90 create dalle chitarre effettate e dilatate di Rock’n’Roll Dreams , i cantati in falsetto ornato da cori leggeri come nuvole in Believes, i sinth delicati e suggestivi di I Wanna Be Young il tutto accompagnato da sessioni ritmiche costanti e mai aggressive. Una sorta di onda sonora fluida ed omogenea generata da una perfetta alchimia musicale presente dalla prima all’ultima traccia. Un continuo mood emotivo che si districa in liriche che parlano d’amore, solitudine e confusione con un linguaggio talmente semplice e diretto da essere “comprensibile anche da un bambino di tre anni” come descritto dalla stessa band. Ed é proprio nella semplicità, spensieratezza e potenza evasiva che questo disco trova i suoi principali punti di forza racchiusi in 40 minuti di vibrazioni positive, ascoltare per credere.
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Dal profondo nord scandinavo, più precisamente da Sanviken, arrivano gli Yast, band fondata nel 2007 daCarl Kolbaek-Jensen, Tobias Widman e Marcus Norberg che successivamente si espanderà fino all’attuale assetto di cinque elementi grazie all’innesto del batterista Marcus Johansson e del bassistaNiklas Wennerstrand. Gli Yast esordiscono con un album omonimo orecchiabile e di immediato impatto sonoro caratterizzato da dodici tracce strutturalmente poco complesse e dal forte appeal melodico ed armonico. Basta inserire il cd nello stereo per ritrovarsi catapultati sulle calde rive di una delle più belle spiagge californiane magari a fare surf o a contemplare in totale relax il tramonto bevendo qualcosa assieme agli amici di sempre magari ridendo proprio in faccia a quei gelidi scenari scandinavi nei quali i cinque ragazzi saranno sicuramente cresciuti. Un dream-pop arioso dal quale è piacevole lasciarsi trascinare attraverso infinite lande dai panorami che spaziano dall’etereo shoegaze alle vibranti atmosfere alt-rock anni 90 create dalle chitarre effettate e dilatate di Rock’n’Roll Dreams , i cantati in falsetto ornato da cori leggeri come nuvole in Believes, i sinth delicati e suggestivi di I Wanna Be Young il tutto accompagnato da sessioni ritmiche costanti e mai aggressive. Una sorta di onda sonora fluida ed omogenea generata da una perfetta alchimia musicale presente dalla prima all’ultima traccia. Un continuo mood emotivo che si districa in liriche che parlano d’amore, solitudine e confusione con un linguaggio talmente semplice e diretto da essere “comprensibile anche da un bambino di tre anni” come descritto dalla stessa band. Ed é proprio nella semplicità, spensieratezza e potenza evasiva che questo disco trova i suoi principali punti di forza racchiusi in 40 minuti di vibrazioni positive, ascoltare per credere.
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