Review
I Rudi
Tre Pezzi di Routine Ep
2013
CD autoprodotto
“Tre Pezzi di Routine” è il primo Ep autoprodotto dalla band I Rudi, trio milanese di chiara matrice mod che trae ispirazione da quelle sonorità ‘made in UK’ che da sempre hanno influenzano ed appassionano intere generazioni di “kids”in tutto il mondo. Non a caso generi come l’ r’n’b bianco, il 60’beat, il power pop vanno a strutturare, amalgamandosi e miscelandosi egregiamente tra loro, un prodotto musicale appetibile e ben suonato.
Nonostante la totale assenza di chitarre elettriche nell’insolito assetto di basso, tastiere e batteria la formazione milanese riesce a sviluppare comunque un sound energico ed aggressivo grazie ad una base ritmica essenziale e pulita nell’esecuzione tecnica, ricca di repentini cambi di velocità e arricchita oltretutto da armonie che si stampano facilmente in testa. Gli undici minuti e mezzo di buona musica in questo Ep spaziano dal contagioso uptempo di Routine, che tanto possiede della gloriosa Good Thing firmata Fine Young Cannibals, ai ritmi notevolmente più anfetaminici di Anna ed il suo forte rimando ai Jam di Paul Weller (in particolar modo alla loro ultima fase poco prima dello scioglimento), per poi concludersi con Nei Confini il pezzo più “acido” dell’Ep con quei giri di hammond figli del miglior Brian Auger.
Le liriche, rigorosamente in Italiano, trattano scene di vita vissuta come la delusione di un rapporto ormai alla fine, la nostalgia di giorni felici che non torneranno più , il disagio di una generazione ed il suo perenne rifiuto dei tempi moderni. Queste tematiche contribuiscono a dare sicuramente maggiore spessore e credibilità ad una macchina sonora che, nonostante la piena fase di rodaggio, sembra essere già destinata a correre ad alta velocità.
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