Review
Montecarlo Fire
Come il giorno e la notte
2014
RBL Music Italia
“Come il giorno e la
notte” è l’album d’esordio dei Montecarlo
Fire. Gruppo scoperto dal Piper Club di Roma con dieci anni di attività e quasi
100 concerti alle spalle. Una lunga fase di “rodaggio” in cui la band ha
inanellato una serie di risultati di tutto rispetto. Dopo aver aperto concerti
a Jam , Wombats e Chapel Club, aver
suonato per la Champions League a Roma in occasione della finale nel 2009,
esser passati spesso in rotazione su
Radio1 (oltre alle numerose ospitate nella trasmissione “La fabbrica
della musica” sul canale SKY Rai-doc), i Montecarlo Fire pubblicano il loro
primo album per RBL in uscita il 29 giugno (anticipato dal
singolo “Cerca” già fuori da qualche giorno).
Un lungo excursus artistico quindi che culmina con la
produzione di un disco molto interessante sia nelle sonorità che nella
scrittura. Dieci tracce che catapultano immediatamente l’ascoltatore in un
uragano sonoro di potenza post-punk e new wave. Melodie
nevrotiche, malinconiche, costruite su tappeti armonici dominati da tastiere sintetizzate,
chitarre ricche di delay, un drumming sincopato e lo stile cupo, etereo ed
elegante della voce di Albert Laspina, cantante e frontman del gruppo. Un sound
che rimanda inequivocabilmente a band che hanno fatto la storia della scena
indipendente italiana e non, passata e presente, come Litfiba, Diaframma, Echo
and the Bunnymen, Jesus and Mary Chain, Interpol, Editors. Ma la facile
riconducibilità a sonorità altrui non deve trarre in inganno. In “Come il
giorno e la notte” ogni singola nota, ogni sfumatura, ogni arrangiamento viene
perfettamente calibrato con personalità e abilità esecutive tali da rendere
apparentemente semplice la capacità di coniugare le tendenze cupe e già
affermate di quel suono con nuove scelte elettroniche. La potenza delle
estensioni vocali in “Il buio”, le atmosfere sintetiche e rarefatte di “Senza
di te”, il basso cupo e lineare di “Cerca”, le drum machine minimaliste ed
ipnotiche in “Lei”, le chitarre riverberate di “Prendimi” generano un album
suggestivo ed ammaliante. I testi, scritti sia in italiano che in inglese, raccontano
con affreschi decadenti, ma pieni di romanticismo ed idealismo, una generazione
costantemente in bilico, alle prese con amori precari e l’eterna condizione di
adolescente. Non sono presenti solo tematiche come l’abbandono, la solitudine o
la disperazione , ma si scorge una tensione lungo tutto il disco che porta ad
una e continua disperata volontà a voler andare avanti, a voler superare a
tutti i costi perenne senso di perdizione che ci attanaglia spesso annullandoci.
In conclusione “Come il giorno e la notte” è un album che ha il forte merito di
catturare ed affascinare l’ascoltatore, un album dove emergono forte
affiatamento, personalità e qualità tecniche d’esecuzione, doti sicuramente
acquisite attraverso gli anni d’attività e la lunga gavetta di un percorso “live”.
Un contesto,quest’ultimo, definito
l’”habitat naturale” della band e dove sono certo verranno esaltate le già
evidenti qualità di quest’ ottimo primo lavoro discografico.
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