“Spazio tempo e circostanze” è il
disco di Filippo Fantinato, in arte Limone. Un album spensierato ed
innocente , a cominciare dai disegni di copertina, opera di Silvia
Bresolin (vago richiamo alle illustrazioni di Saint-Exupéry in “Le
petit Prince”); un cantautorato leggero, intimista, diretto con
picchi di piacevole ironia mescolato a basi sinth-pop dai delicati
equilibri. Il musicista veneto, all’esordio discografico , ha alle
spalle una discreta esperienza in diverse band di estrazione rock poi
abbandonate per proseguire un percorso di autoproduzione alimentato
semplicemente dall’esigenza di musicare pensieri, parole,
sensazioni sul mondo circostante. Dieci tracce, dotate di una
scrittura brillante e ben articolata che descrivono con nuda verità
ed una punta di cinismo uno spaccato di realtà filtrata da acuta
sensibilità e colorata da un tono ed uno stile narrativo freschi ed
apparentemente naif. Una sorta di viaggio onirico in cui l'artista
descrive a modo suo l’impalpabile superficialità dei discorsi
nelle nuove generazioni in “Aperitivo?” , un mercato discografico
sempre più inflazionato e distante dal concetto di espressione
artistica in “Lettera ad un produttore”, l’affascinante
bellezza della donna amata in “Assomigliavi a Marte”o “Luce
d’Agosto, l’evasione immaginaria da un mondo in cui non ci
rispecchiamo in “Suo figlio é pazzo” o le continue
contraddizioni dell’italietta di oggi nella provocatoria “Festa
di San Menaio” . Ma le tracce più riuscite sono senza dubbio
quelle più introspettive e riflessive, in “Per tre“ ,“Chi sono
io?” e “Proiettile di Lana” vengono abbandonati i ritmi
sostenuti delle batterie elettroniche e delle tastiere sintetizzate
per lasciare spazio a piano, archi e voce distesa, confidenziale,
quasi sommessa. Il cantautore si rivolge direttamente all'
ascoltatore mettendo a nudo i suoi timori, i suoi quesiti, le sue
speranze con delicatezza. Come si evince facilmente dal titolo si
tratta di un disco fondamentalmente esistenzialista ricco di diverse
sfumature espressive che tutto sommato arrivano in ogni loro
particolare forma musicale , da quella più “ritmata” e pop dai
ritornelli che ti ritrovi a canticchiare già dal terzo o quarto
ascolto, a quella più introspettiva, pura scritta con l'anima, che
colpisce dritta allo stomaco . Tanti quindi sono gli spunti per poter
definire positivamente l'esordio di un giovane cantautore che ci
auguriamo riesca presto ad affermarsi nel panorama artistico
italiano.
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