The Vaccines @ Milano Grandi Magazzini 13/12/2012.
Aggiudicarsi l'NME award come best new artist con il disco di debutto "What did you expect from the Vaccines", vincere un disco di platino primeggiando in tutte le classifiche europee, debuttare a settembre al N.1 in Inghilterra con "Come of Age" e venire etichettati come la miglior R'n'R band esistente al momento, credo siano risultati sufficientemente utili ad alimentare l'attesa per il ritorno dei Vaccines in Italia; il soldout quasi immediato della seconda data milanese ai Magazzini Generali ne è la palese conferma, anche se, ad onor del vero, la location risulterà essere eccessivamente piccola e forse poco adatta ad ospitare un evento del genere.
Aggiudicarsi l'NME award come best new artist con il disco di debutto "What did you expect from the Vaccines", vincere un disco di platino primeggiando in tutte le classifiche europee, debuttare a settembre al N.1 in Inghilterra con "Come of Age" e venire etichettati come la miglior R'n'R band esistente al momento, credo siano risultati sufficientemente utili ad alimentare l'attesa per il ritorno dei Vaccines in Italia; il soldout quasi immediato della seconda data milanese ai Magazzini Generali ne è la palese conferma, anche se, ad onor del vero, la location risulterà essere eccessivamente piccola e forse poco adatta ad ospitare un evento del genere.
Sotto una suggestiva cornice
prenatalizia, siamo a metà dicembre e a Milano fiocca che è una meraviglia, mi
dirigo verso i Magazzini carico di aspettative e curioso di poter capire se la
qualità della loro esibizione riuscirà ad essere realmente all'altezza della
fama internazionale ormai raggiunta.
Entro a pochi minuti dall'inizio, locale pieno, luci accese, in fondo
alla sala una gigantografia in negativo dell'album "Come of Age" a
fare da sfondo ad un palco già allestito e con gli strumenti al loro posto.
Ore 21:30, si spengono le luci e
sull'intro di "Cum on feel the noize" degli Slade, Justin Young (voce,
chitarra), Árni Hjörvar (basso, per l'occasione in completo Lakers di Bryant,
fantastico), Freddie Cowan (chitarra), Pete Robertson (batteria) fanno il loro
ingresso. Qualche secondo per raggiungere gli strumenti, un imbarazzante
"ciao Milan!" e si parte subito in quinta con "No Hope"
secondo singolo estratto dall'ultimo Album. Il pubblico si scalda
immediatamente, orde di ragazzi cominciano a gettarsi sotto palco innescando
una pericolosa spirale di spintoni e sgomitate che accompagnerà praticamente tutto
il concerto, dal primo all'ultimo brano. Senza un'attimo di respiro, senza
alcuna pausa tra un pezzo e l'altro, quasi divertiti dal massacro che si sta
concretizzando sotto il loro occhi, i Vaccines rincarano la dose con
"Wrecking Bar" singolo estratto questa volta dal loro primo album e
"Tiger Blood", ep di successo prodotto dal Albert Hammond Jr,
chitarrista degli Strokes.I brani vengono eseguiti alla perfezione, i ragazzi
vanno come treni, non una sbavatura, sound pulito, veloce e aggressivo.
Dopo 15 min tutti
"tirati" cominciamo a recuperare un pò di ossigeno con "A lack
of Understanding" e "Wetsuit" splendide ballad che però mettono
in risalto qualche problema tecnico come ad esempio il volume troppo basso dei microfoni
che impedisce letteralmente a Young di esplodere in tutta la sua potenza vocale
soprattutto durante "Wetsuit" , "castrandola"
irrimediabilmente. Si ricomincia alla grande con "Teenage Icon"
singolo di lancio del secondo album,
passando per "Ghost
Town" ed arrivando a "Post Break-Up Sex", un mix perfetto di
successi estratti intelligentemente dal primo e secondo album dando così
all'intero andamento dell'esibizione live un tocco ancora più intenso ed
elettrizzante, in perfetto stile R'n'R. La band ora è all'apice della performance.
Partiti abbastanza "abbottonati" gli inglesi cominciano impacciatamente ad interagire e scherzare col pubblico tra un pezzo e l'altro. E' incredibile la discrezione di Justin Young nei "tempi morti", quasi intimidito dal pubblico, in forte contrasto con la carica e l'energia dei suoi vibrati che invece sprigiona durante l'esecuzione di ogni singolo brano. Storia completamente differente invece per Cowan , totalmente a suo agio e disinvolto nei suoi assoli e nella sua continua ricerca di feedback da parte dei presenti, indiscusso protagonista. Pete e Arni non mancano di sicuro all'appello, sono delle macchine, non sbagliano un colpo confermandosi degne colonne portanti della band.
Partiti abbastanza "abbottonati" gli inglesi cominciano impacciatamente ad interagire e scherzare col pubblico tra un pezzo e l'altro. E' incredibile la discrezione di Justin Young nei "tempi morti", quasi intimidito dal pubblico, in forte contrasto con la carica e l'energia dei suoi vibrati che invece sprigiona durante l'esecuzione di ogni singolo brano. Storia completamente differente invece per Cowan , totalmente a suo agio e disinvolto nei suoi assoli e nella sua continua ricerca di feedback da parte dei presenti, indiscusso protagonista. Pete e Arni non mancano di sicuro all'appello, sono delle macchine, non sbagliano un colpo confermandosi degne colonne portanti della band.
Si prosegue con "Blow it
up", "I always Knew" e "If you wanna" scivolando
sempre più verso la conclusione del concerto. L'ultima strizzata arriva
con "Bad Mood"
"Wolfpack" e "Norgaard",
un finale al tritolo che coinvolgerà anche i meno facinorosi rimasti prudentemente in disparte durante
tutto il live.
Concerto finito, Young saluta con un esilarante "Grazi mille" , la folla acclama i suoi beniamini e si riaccendono le luci dopo circa un'ora e quindici minuti di esibizione, un pò pochine ma vi assicuro belle intense, le maglie zuppe dei superstiti ed i numerosi oggetti smarriti reclamati a quelli della sicurezza ne sono solo una piccola testimonianza.
Stremato mi incammino verso l'interminabile fila per il guardaroba con la testa piena di pensieri. I Vaccines non deludono, potenti e tecnicamente dotati come pochi hanno brillantemente divertito i presenti. Nonostante siano mancate all'appello perle come "Weirdo", "Wish i was a girl" o "Blow it up", la scelta dei brani in scaletta rimane comunque impeccabile, pezzi selezionati nel modo giusto in grado di mantenere la tensione alta ed il pubblico in fibrillazione durante tutto l'evento, garantendo così un entertainment d'alto livello.
Concerto finito, Young saluta con un esilarante "Grazi mille" , la folla acclama i suoi beniamini e si riaccendono le luci dopo circa un'ora e quindici minuti di esibizione, un pò pochine ma vi assicuro belle intense, le maglie zuppe dei superstiti ed i numerosi oggetti smarriti reclamati a quelli della sicurezza ne sono solo una piccola testimonianza.
Stremato mi incammino verso l'interminabile fila per il guardaroba con la testa piena di pensieri. I Vaccines non deludono, potenti e tecnicamente dotati come pochi hanno brillantemente divertito i presenti. Nonostante siano mancate all'appello perle come "Weirdo", "Wish i was a girl" o "Blow it up", la scelta dei brani in scaletta rimane comunque impeccabile, pezzi selezionati nel modo giusto in grado di mantenere la tensione alta ed il pubblico in fibrillazione durante tutto l'evento, garantendo così un entertainment d'alto livello.
Unica nota dolente, la lieve sensazione che la band non si sia
concessa totalmente, concentrandosi eccessivamente nello svolgere bene il
proprio “compito a casa”, apparendo a tratti troppo artificiale e distante dal
pubblico. Non si è venuta a creare completamente quell'empatia percepibile solo
nei migliori live, un pò di calore e coinvolgimento in più non avrebbero
guastato affatto. Ma dopotutto c'era da aspettarselo. Stiamo parlando di un gruppo agli esordi che ha da poco scoperto il successo internazionale e quasi inaspettatamente,
certe doti non sono innate ma si acquisiscono con il tempo e l'esperienza, i
quattro ragazzi provenienti da west-London si faranno strada ed i presupposti
ci sono tutti.
Setlist
1) No Hope
2) Wrecking Bar (Rararara)
3) Tiger blood
4) A luck of undestanding
5) Wetsuit
6) Teenage icon
7) Under your thumb
8) Aftershave ocean
9) Ghost town
10) Post break-up sex
11) All in white
12) Change of heart part.2
13) Blow it up
14) I always knew
15) If you wanna
16) Bad Mood
17) Wolf pack
18) Nørgaard